Se cercate un'isola dove il vostro cuore sarà leggero e l'animo ben nutrito, benvenuti a Brac. Già il nome evoca il conforto di un abbraccio amico, accogliente e ben disposto. E l'isola è proprio così. La più grande e accessibile delle isole dalmate, è la prima che si incontra partendo da Spalato nonché la più amata dai croati. Presenta una costa bassa e riposante: lungo la strada principale compaiono calette di incomparabile bellezza, subito accessibili, senza alcun problema di parcheggio né di sentieri impervi o di eccessivo affollamento. Brac è anche l'isola più economica tra quelle dalmate. Ed è quella che ha il maggior equilibrio tra turismo, sport, natura, artigianato e gastronomia. Di tutto un po'. Senza eccedere in niente, senza farsi mancare niente.
Brac è famosa per la cittadina di Bol e il suo "Corno d'Oro": la lunga spiaggia circondata dai pini che, appunto, come un corno, "entra" nel mare cristallino, proseguendo per diversi metri.
Il Corno d'Oro |
Inutile dirvi che questo è anche il luogo più affollato e turistico di tutta l'isola, con una parte della spiaggia famosa per essere riservata ai nudisti e l'altra parte ricca di ombrelloni, sdraio, chioschi di ristoro e affitta attrezzature sportive. E' qui, infatti, che si concentrano la maggior parte dei turisti e degli sportivi che praticano wind surf.
La spiaggia non è fatta di sabbia ma da ghiaia chiara, che accentua la trasparenza dell'acqua.
Sicuramente d'impatto scenico, con il mare da entrambe le parti del "corno" e la sua punta che cambia ogni giorno direzione a seconda delle correnti, tuttavia non credo sia la parte più bella di Brac. Personalmente ho preferito calette più isolate e solitarie. Nondimeno è sicuramente da vedere per l'unicità della sua conformazione naturalistica. Inoltre è piacevole la passeggiata sotto la pineta che collega la spiaggia alla cittadina di Bol. Qui, all'ombra dei pini, si gode una meravigliosa vista sulle calette prima del Corno, ci si può sedere sulle panchine a mangiare un gelato o curiosare tra le bancarelle. Personalmente mi è capitato di scendere in uno dei lidi prima di arrivare in paese e sono rimasta colpita dal gettone per la doccia che comprendeva l'accesso a una vera e propria stanza da bagno, con tanto di acqua calda, asciugamano lindo di bucato e bagnoschiuma. Se proprio ci devono essere dei lidi (che comunque sono solo su questa parte dell'isola) che almeno siano così!
Bol è una graziosa cittadina in stile dalmata-veneziano, anch'essa piuttosto frequentata e ricca di locali e negozi. Nello stesso tempo è molto tranquilla e dai ritmi rilassati e senza troppe pretese modaiole.
Bol |
Ma la vera anima di questa zona di Brac, secondo me, sono le calette semideserte dopo Murvica, continuando la strada sterrata dopo il Corno d'Oro. Qui troviamo veri e propri gioielli della natura. Minuscole insenature di ghiaia bianchissima, nascoste tra la folta vegetazione. Radure paradisiache poco conosciute, dove ritemprare corpo e mente.
Caletta dopo Murvica |
L'acqua è così trasparente da sembrare che le barche siano sospese nel vuoto. L'odore di mare e di pini ci invade. La mente si libera. Il corpo si alleggerisce. Il benessere prende il posto dello stress, delle preoccupazioni, della tensione. Non esiste più niente. In questo paradiso della natura. Solo tu, il mare e i boschi. In un equilibrio atavico che ridimensiona tutte le cose e ci riporta alla libertà della natura.
E, guardando nell'acqua, continua lo spettacolo.
Non vi sembra di osservare un quadro impressionista? Questi colori, questi riflessi, non sono forse la bellezza dei tratti di un dipinto? Se guardate meglio vi renderete conto che, invece, si tratta di pesci. Branchi e branchi che nuotano a filo di quest'acqua creando una vera e propria opera d'arte di colore e di luce.
Non siete ancora del tutto convinti di partire per Brac?
Bene, allora continuiamo il viaggio virtuale, vi porto a scoprire le altre meraviglie di quest'isola per persuadervi definitivamente.
Dalla parte opposta a Bol, si trova la cittadina di Supetar, con le case rivolte tutte verso il mare, il campanile del Duomo a dominare il paesaggio e un'atmosfera tipicamente dalmata. Supetar, infatti, è sicuramente meno internazionale di Bol, ed è maggiormente rivolta a un turismo nazionale croato e, perciò, più interessante per scoprire la vera cultura di questo popolo.
Supetar |
Il lungomare è attrezzato con scivoli d'acqua, possibilità di affittare moto d'acqua e altra attrezzatura sportiva. Il passeggio è animato e molteplici sono i locali dove gustare dell'ottimo pesce fresco o bere una birra locale accompagnata da una allegra musica croata. Non mancano bancarelle e giostre per il divertimento dei bambini. Vivace e allegra, qui si respira la voglia dei Croati di divertirsi e nello stesso tempo la tranquillità di un turismo principalmente rivolto a famiglie e a sportivi.
Poco distante si trova la piccola contrada di Splitska, anche questa molto suggestiva con il suo campanile e il lungomare illuminato. La strada per arrivarvi odora di mare e di pini. Il mare qui, infatti, è direttamente accessibile e forma piccoli golfi dove poter fare il bagno accanto la pineta.
Splitska |
Continuando la strada principale, in breve si arriva a Postira, altra cittadina interessante. Qui, al tramonto, le case affacciate sul mare si tingono di rosso e l'atmosfera si fa pacata. Svetta una statua di pietra bianca di un uomo che guarda l'orizzonte a salutare il giorno e il mare.
Postira |
Statua di pietra bianca |
Di questa pietra bianca è assolutamente necessario parlare. E' la famosissima pietra di Brac, estratta dalle cave dell'isola, lavorata da sapienti mani artigiane per farne elementi architettonici, d'arredamento o monili. Ma la pietra di Brac è stata anche usata per la costruzione dell'intero Palazzo di Diocleziano a Spalato e di molte delle architetture croate. Ed è stata importata in tutto il mondo per usarla in costruzione. La Casa Bianca a Washington ne è il più famoso esempio di utilizzo.
Oggi i giovani isolani continuano la tradizione secolare e imparano il mestiere di scalpellini alla scuola di Pucisca, una cittadina in puro stile veneziano, che compare improvvisamente, graziosissima, in una baia tra valli verdeggianti.
Pucisca |
Le ultime due zone di Brac, di cui desidero parlarvi, sono quelle meno turistiche di Povlja e di Sumartin.
Per raggiungerle, da Supetar, si attraversa l'interno boscoso dell'isola. Un repentino cambiamento d'ambiente, che da marino passa a tipicamente montano in pochi chilometri.
Facile incontrare, lungo questa strada, greggi di pecore o di capre. Non mancano neppure i sentieri di montagna per chi ama passeggiare nei boschi.
Poi, si ridiscende a mare.
Povlja è una minuscola contrada dove regna la tranquillità più assoluta. E' incastonata tra valli incontaminate, dove la sensazione sarà quella di trovarsi in pace col mondo e, contemporaneamente, fuori da esso.
Qui si trova una cava di pietra abbandonata, proprio sul mare, dove il bianco della pietra dell'isola accentua i colori dell'acqua del mare.
Mare a Povlja |
Dalla parte di Sumartin, invece, si trovano deliziose calette dall'acqua verde smeraldo, adagiate tra valli ricche di vegetazione.
Mare vicino Sumartin |
Mare vicino Sumartin |
Allora, siete convinti?
Brac ha tutto. E' un'isola che soddisfa ogni desiderio. Ha un bellissimo mare, subito accessibile. Una natura importante. Estesi boschi interni. Innumerevoli paesi graziosi. Possibilità di praticare sport di ogni tipo. Divertimenti e servizi turistici, senza rinunciare alla tranquillità e alla pace. Gastronomia appagante. Artigianato di pietra bianca invidiabile.
Nessun aspetto viene meno. Niente è trascurato. A Brac non è necessario fare alcuna rinuncia. E' un'isola dall'anima accogliente. Accoglienti sono i suoi abitanti, tutti sempre gentilissimi, e la loro politica turistica. Accogliente è la natura stessa dell'isola, con una costa alla portata di tutti, ma anche con piccole cale e zone tutte da scoprire. Ci si rilassa, a Brac. Si ha un senso di completezza, di benessere. La sensazione di essere amati dall'isola. Di essere sempre benvenuti e facilitati nella realizzazione di ogni proprio desiderio.
E' un'isola aperta, radiosa, allegra, giovanile.
Che aspettate?