Spiaggia di Loto |
La Corsica è l'isola dei contrasti. Si sa. E così, poco lontano dal nero Cap Corse di cui vi ho parlato nel post precedente, oggi vi voglio portare in un paradiso dai colori chiarissimi: la spiaggia di Loto, in pieno deserto degli Agriates, Corsica settentrionale.
Deserto degli Agriates |
Siamo in una regione ostica e difficilmente accessibile. Il deserto non si intende nell'accezione classica, ma si tratta pur sempre di estesi chilometri di conformazioni rocciose, arbusti e bassa vegetazione, attraversati da un sentiero interno piuttosto accidentato e percorribile soltanto a piedi o con mezzi idoneamente attrezzati. Oltre, si intravede il mare. Sfida per arrivarvi. Promessa ricompensa dopo la fatica per farlo. Attrazione incontrollabile proprio perché isolato, difficile, immaginato. In barca, a piedi, con un fuoristrada, a cavallo. Se bisogna, in un qualche modo, attrezzarsi per raggiungere le spiagge oltre il deserto, ecco che esse si idealizzano. Si sogna sempre un piccolo paradiso ad attenderci come premio. Come nella vita.
Saint Florent |
Personalmente scelgo di arrivarvi via mare, con una della barche che partono dalla graziosissima cittadina di Saint Florent, sorta a ridosso del deserto. E mentre la barca prende velocità e si avvicina alla terra bramata, sento come se avessi tra le mani le chiavi per aprire un baule contenente un tesoro segreto. Non c'è nulla da fare: più un luogo è isolato e difficile da raggiungere, più emoziona.
Tuttavia, in questo caso, devo avvertirvi che è una sensazione piuttosto labile, perché in realtà si tratta di spiagge più turistiche di quanto non sia, ad esempio, la più selvaggia e non meno bella Ostriconi (di cui vi ho già parlato), che è anche fruibilissima sebbene meno famosa. Innegabile, comunque, resta l'impatto della spiaggia del Loto sia per bellezza sia perché, essendo aprile, c'è così poca gente che la sensazione è ugualmente quella di approdare in un luogo segreto.
Spiaggia del Loto |
Scogli, acqua cristallina, vegetazione e dietro le montagne aride. Questo è il Loto. Nel mezzo una striscia di sabbia chiarissima. Sottile. Morbida. Di un bianco accecante.
Dietro, il fiume che arriva a mare, abbastanza consueto nel panorama Corso, ma che contribuisce ad aumentare la sensazione di essere giunti in un luogo selvaggio, segreto, isolato. Ci si sente un po' naufraghi, un po' avventurieri, un po' esploratori.
Fiume della spiaggia del Loto |
La spiaggia non è lunghissima. Questo mi permette di percorrerla tutta a piedi, lentamente, godendola appieno. Quella che maggiormente meraviglia è il bianco di questa sabbia su cui affondano piacevolmente i piedi. E' un bianco assoluto, puro, intervallato solamente dalla potenza della macchia mediterranea. E' il chiarore che riflette, l'anima bianca di questo luogo. Il colore, ma anche, e soprattutto, il chiarore. E' un luogo luminoso, ampio, allegro. La luce lo svela. Ce lo rivela. Ce lo fa amico. E il luogo trasmette calore, energia, positività. Oltre che bellezza.
La bianchissima sabbia del Loto |
Prima che la barca torni a prendervi, prima di lasciare questa spiaggia e tornare nella civiltà, consentitevi anche una piacevole passeggiata nel sentiero che parte vicino l'approdo e che, a piedi, vi consentirebbe in circa un'ora di cammino di arrivare a Saleccia, l'altra spiaggia degli Agriates.
Da qui si gode un bel panorama sul mare trasparente che circonda la spiaggia e il piccolo promonontorio conico che la caratterizza. E' tarda mattinata, ormai ci sono già troppe barche, il luogo non è più solamente "vostro". Ma è sempre bello, ammettiamolo, soprattutto visto così: incorniciato da un arbusto di macchia mediterranea, i cui fiori sono, anch'essi, innegabilmente bianchi.