Inizio il nuovo anno con un post dedicato a un luogo che ho particolarmente a cuore. E, naturalmente, inizio dall'acqua. Chi mi segue avrà capito da tempo che è il mio elemento dell'anima. Dunque stavolta vi porto in Croazia, in Dalmazia per la precisione, alla scoperta di uno dei parchi nazionali naturali del paese: il parco del Krka, dove l'acqua regna sovrana e dominatrice su tutto.
Si arriva in macchina fino a Skradin, piccola ma curata località a ridosso del parco. L'ambientazione, già qui, è pittoresca. Fitti boschi si affacciano sulle rive del fiume. Piacevolissimo è sostare sulla riva, senza fretta, permettendosi il lusso di perdere la cognizione del tempo. Mentre ci si lascia cullare dal rumore della corrente. Mentre arriva l'odore di acqua e di boschi. E già ci si rilassa. E si sogna.
Ma il meglio deve ancora venire. Per entrare nel Parco vero e proprio occorre pagare un biglietto e salire su una delle imbarcazioni che fanno avanti indietro tra Skradin e le cascate.
La navigazione sulle acque del fiume è lenta e piacevole. Dura circa una ventina di minuti e permette di addentrarsi nelle anse del fiume e scoprirne scorci caratteristici e fauna e flora che vi si nasconde.
Il battello vi lascerà poi a poca distanza dalle meravigliose cascate del Krka, pronti al percorso che vi sorprenderà per la fitta vegetazione dal sapore tropicale che troverete. Rivoli e cascatelle scorrono in un fitto sottobosco, fatto di liane, arzigogolate radici di alberi e grandi foglie nutrite dalle acque generose del fiume.
Lungo il percorso sarà piacevole anche visitare uno dei vecchi mulini ad acqua addetti, un tempo, alla macinazione del grano.
E' veramente incredibile come anche le costruzioni umane, qui come in quasi tutta la Croazia, siano perfettamente inserite nel contesto naturale. Lo arricchiscono senza deturparlo, diventando complementari allo stesso paesaggio fatto di boschi, di acqua, di pietra.
E' veramente incredibile come anche le costruzioni umane, qui come in quasi tutta la Croazia, siano perfettamente inserite nel contesto naturale. Lo arricchiscono senza deturparlo, diventando complementari allo stesso paesaggio fatto di boschi, di acqua, di pietra.
Sembra di essere in un mondo immaginario, nato dalla fantasia di una favola bella.
Ma è inutile negare che la parte principale del parco, quella che lascia davvero senza fiato, debba ancora venire.
Camminando tra la vegetazione, infatti, arriverete presto al cuore del parco: la lunga catena di salti che fa il fiume, scorrendo rapido nella verdissima valle. Le mille sfumature dell'acqua, dall'azzurro al turchese, sono uno spettacolo per gli occhi. Ma quello che colpisce di più è la forza dell'acqua che, rapida, trascina via tutto e continua a scorrere per chilometri e sembra non finire mai. L'anima del luogo è la sua. Irriverente. Meravigliosa. Con una forza attrattiva spaventosa.
Che meraviglioso sentire! Anche se per un pomeriggio soltanto.
Che bella finzione! Credere di vivere qui per sempre. Di essere, anche voi, creature di questo luogo.
Ma state attenti a non farvi trasportare troppo. C'è chi non si accontenta e rischia grosso. Guardate nella foto qui sotto. C'è qualcuno nel punto più pericoloso della cascata grande.
Oltre a essere assolutamente vietato è molto pericoloso. Bisogna rispettare la natura, restare entro certi confini fisici. Se con la fantasia possiamo valicarli, con il corpo no. E allora "accontentiamoci" di guardare tutta la grandiosa bellezza di questa cascata, sentiamo l'acqua scendere impetuosa e continua, annusiamo l'aria carica di umidità, ma non pretendiamo di toccare il Krka ove non sia possibile. Non è necessario. Se ci sediamo con tranquillità pronti a recepire l'anima del luogo, se ne comprendiamo la forza e la meravigliosa potenza, anche restando al sicuro nel nostro angolino, anche nuotando solo nel punto consentito, percepiremo il Krka nella sua interezza.