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mercoledì 12 febbraio 2020

La Slovenia segreta: Planšarko Jezero




Le giornate di sole iniziano ad essere più numerose, le ore di luce maggiori, anche l’aria osa timidamente scaldarsi e ogni tanto il vento porta profumi di una primavera anche solo sperata, in fieri nella mente ma anche nella terra in trasformazione. Diciamo la verità: abbiamo voglia di trasformazione. Di rinascita. Quando le luci della nostre città combattono l’impari battaglia con la luce naturale; quando l’aria è fresca e non più fredda e ci fa respirare la vita, e i colori del tramonto si fanno più rosa, meno duri e violenti, ecco che automaticamente iniziamo ad immaginare la bella stagione e nei nostri desideri si fa subito strada la voglia di un viaggio che celebri la la forza rinnovata, il ritrovato buonumore. Maturiamo la necessità di natura accogliente, di pace dei boschi, di bellezza. Di partire.

Una meta assolutamente consigliata, confinante con l’Italia, verdissima, ricca di varietà paesaggi e interessanti itinerari tra grotte, castelli, cittadine, terme e quant’altro è la già citata Slovenia. Una nazione interessantissima e ancora salva da un turismo massiccio. Ma se il vostro viaggio di primavera vorrà essere ancora più speciale, quello che vi consiglio è una località ai più sconosciuta, che potrete regalarvi come ciliegina sulla torta di un percorso sicuramente più ampio a zonzo per la Slovenia: il lago Planšarko. Siamo nella Slovenia centro settentrionale, praticamente a ridosso dell’Austria, di cui il confine è vicinissimo. Immersi in una ambientazione montana di una natura abbondante e fitta. Siamo nella regione di Jezersko, il cui significato tradotto suona più o meno come “regione dei laghi”, nome dovuto all’antica presenza di laghi glaciali successivamente prosciugati a cui testimonianza resta un territorio diviso in mille rivoli d’acqua, cascatelle, aree paludose. Il Planšarko Jezero è, tuttavia, di origine artificiale: creato inondando un’area già paludosa prettamente per fini turistici, ma non per questo è meno affascinante. E’ un piccolo lago a forma di cuore, nascosto tra le montagne, a cui arriva solo chi vuole arrivarvi. Non ci si capita per caso, ma scegliendo di percorre la strada tutta curve, chiusa tra i monti e rincorsa da torrentelli loquaci, che vi arriva. Il luogo è veramente quasi esclusivamente frequentato da autoctoni; mentre nel resto della Slovenia è frequente sentire parlare altre lingue, questo è un luogo dove il turista estero difficilmente arriva. Bisogna incaponirci, andarsi a cercare i paesaggi più integri sulla mappa, desiderare viversi la Slovenia più autentica. Abitata attorno solo da contrade contadine e da boschi. Un’altra vita, una sua storia. Sarà forse questo che accresce il fascino di questo luogo: una certa integrità quasi sacrale, un rispetto per la sua gente e per il territorio. Nondimeno il benessere e il divertimento: il piccolo lago, ghiacciato in inverno e fiorito in estate, offre la possibile di praticare diverse attività nei diversi periodi dell’anno: pattinaggio, canoa, pesca (principalmente delle trote fario). Ma in primavera è assolutamente perfetto per il trekking. Delle belle passeggiate ci aspettano lungo il suo perimetro ghiaioso, circondato da prati e da boschi di abeti. Apre i polmoni il respirare questa aria salubre di montagna genuina.


Valle fiorita vicino al lago
A parte il giro intorno al lago, alla ricerca di scorci suggestivi, anche i boschi intorno offrono diversi percorsi interessanti nonché alcune piccole valli, che è delizioso esplorare godendo del senso di libertà assoluto sui prati fioriti a dispetto delle montagne di fondo ancora innevate dall’inverno. Un meraviglioso contrasto di colori e di stati d’animo, che suggerisce quasi la fortuna di poter godere la primavera altrove non ancora arrivata: una condizione “di privilegio” e bellezza. Una bellezza tipica della montagna "dura", dove i tronchi degli alberi sono “materici”, la corteccia spessa e le radici vigorose custodiscono la forza degli inverni superati e contrastano con la delicatezza dei fiori di campo gialli, che eppure insieme creano un’armonia di paesaggio che è una gioia per gli occhi.

E' anche lo stesso lago, a parte i dintorni, ad essere davvero armonioso. Piccolo, a misura d'uomo e facilmente fruibile, crea un' ambientazione rilassata, tipica di un universo ristretto e "a portata di mano". Si presenta delicato, amichevole, forse senza la bellezza sbalorditiva di alcuni altri laghi sloveni che sono sicuramente di maggiore impatto, ma che restano più dispersivi. Qui ci si sente a casa. Tra le sponde rassicuranti della natura amica.

Panorama del lago
L'ambiente è di una naturale semplicità, di una bellezza genuina, sana e discreta che non prende il sopravvento, ma accarezza l'uomo e lo invita a farne parte. E così, passeggiare tra le sponde, fermarsi ad ammirare dei fiori cresciuti sulla riva, socchiudere gli occhi godendo del venticello e dell'odore di boschi, perdesi nel verde degli alberi e delle acque, diventa un'esperienza appagante e rigenerante. Le ore scorrono leggere e lievi come l'acqua del lago ai desideri del vento.

Ma non è tutto. Qualora anche i nostri bisogni più materiali abbiano bisogno di essere appagati, esattamente davanti al piccolo lago sorge il bel ristorantino: Gostisce ob Plansarskem Jezeru. Assolutamente rustico, con il porticato e le panche in legno che arrivano fino alla spiaggia, offre la possibilità di mangiare in una posizione privilegiata, godendo della vista migliore sul lago. La cucina è assolutamente varia, si possono trovare sia piatti standard sia specialità slovene, come i ravioli di patate tipici: gli Zlikrofi; ma anche pietanze influenzate dalla vicinanza con l'Austria, come il Gulasch, o piatti più raffinati come la tagliata di cervo con salsa di frutti di bosco. Tutto accompagnato, ovviamente, da una fresca birra slovena e da un'atmosfera leggera e vacanziera, informale e rilassata.

Abeti sul lago

Panorama del lago
Per il resto della giornata è facile lasciarsi cullare dal luogo, vagare con la mente e perdersi a guardare la fila di abeti che, come sentinelle, dritti sui tronchi, vegliano le acque chiare del lago. Sempre più fitti, gli alberi rivestono tutta la montagna intorno. E' loro il profumo e l'anima di questo luogo. Un'anima semplice, genuina, naturale. Pietra, terra, acqua, monti e alberi. E sole e vento e cielo. Altri ingredienti non ce ne sono. O forse sì: la tranquillità, la semplicità, la familiarità di questo luogo, di questo piccolissimo angolo di una Slovenia segreta. Dove, nelle radici degli alberi intrecciate e forti, è custodita tutta la forza e la magia della sua montagna, verde di muschio e dalla buona terra.
  

Radici

 
Non resta altro che sedersi sulla passerella in legno che percorre qualche metro dentro il lago, ed immergersi totalmente nella contemplazione del paesaggio. Vivervi dentro anche noi. Lasciandoci andare alle suggestioni, ai suoni, ai colori, ai profumi che si respirano qui: al lago Planšarko. Piccola gemma verde smeraldo, nella verdissima e preziosa Slovenia, tutta da scoprire.

Passerella in legno sul lago







martedì 11 giugno 2019

Tra Alpi e torrenti: le meraviglie del Lago di Jasna


Torno a raccontarvi le bellezze della Slovenia, perla verdissima e meta turistica molto comoda dall'Italia. Oggi desidero condurvi leggermente fuori dal circuito turistico più conosciuto a livello internazionale: appena sopra il Parco Nazionale del Tricorno, nella regione dell'Alta Carniola. Precisamente nel meraviglioso lago alpino di Jasna, frequentato principalmente da un turismo nazionale sloveno, ma non per questo meno suggestivo dei laghi più noti per cui la Slovenia è conosciuta. Siamo nella parte nord - ovest del Paese, proprio al confine con l'Italia e con l'Austria. 
Ci troviamo di fronte alla maestosità delle Alpi.
Kranjska Gora.
Vicino la graziosa cittadina di Kranjska Gora, elegante comune in tipico stile montano. Qui le case assomigliano di più a baite, con i tetti spioventi in legno, ideati per evitare l'accumulo di neve che, in questa regione, cade fino alla primavera inoltrata. La cittadina è famosa per il casinò Korona e per le sue stazioni sciistiche che attirano un turismo benestante e rilassato. La vita si concentra attorno alla chiesetta, dove una sola strada principale riunisce la maggior parte dei bar, ristoranti, negozietti di souvenir. E' d'obbligo una sosta in uno dei forni per assaggiare specialità che già fanno parte della tradizione culinaria austriaca: come il Brezel o lo Strudel. Così come sedersi in uno dei bar e ricaricarsi al sole, respirando l'aria genuina di montagna e godendo lo scorrere della vita, mentre si ammira un panorama d'abeti e di montagne ancora innevate che aprono l'immaginazione, preparando la mente ai paesaggi suggestivi che circondano la cittadina. Dopo una sosta così, lo spiritò sarà già disteso e il buonumore pronto a guidarvi alla scoperta del territorio.

Prato fiorito con dietro le Alpi innevate
Irresistibili sono i primi cenni di una primavera  che regala colori accesi alle montagne e distese di fiori ai prati. E' curioso notare la differenza rispetto alle Alpi, sullo sfondo, che - ancora innevate - sembrano mantenere un dignitoso distacco dall'arrivo della bella stagione che ingentilisce tutto, ma non tange la loro maestosità. Il contrasto tra il bianco della neve tra cui spicca la forza della materia rocciosa e i delicati fiori sul prato, che invitano alla leggerezza della distensione tipica della primavera, crea un paesaggio vivo di emozioni.
Ma non possiamo fermarci qui a lungo: il lago di Jasna ci aspetta! E' proprio nelle vicinanze, dopo le prime curve della strada per il valico di Vrsic. Eccolo che appare in tutta la sua meraviglia, tanto che facilmente gli perdoniamo d'essere un lago artificiale (anzi più correttamente si tratta di due piccoli laghi ricavati dalle acque dei torrenti Velika e Mala Pisnica).

Lago Jasna.

Colpisce immediatamente la bellezza del luogo, a cui non manca veramente nulla. Le acque color smeraldo risaltano ancor più grazie alla ghiaia bianca di cui è formata "la spiaggia" del lungolago, che pare così incastonato come una pietra preziosa nella sua montatura. Ma è lo scenario intorno a colpire maggiormente, con le montagne ricoperte dai boschi e le Alpi innevate a capo di tutto. Il verde e il bianco qui sono i colori che spiccano e ci richiamano alla natura. L'aria fresca e genuina di montagna invita all'esplorazione. Non mancano, tra l'altro, passerelle in legno e guardiole su cui salire per poter ammirare il lago dall'alto. E' come tuffarsi anche noi nel riflesso del panorama in queste acque stupende, che ci rimandano - fedeli - il contorno che le circonda. 
Fioritura primaverile.
E' un dipinto d'acqua e di colore, dove non può certo mancare il tocco di lilla della primavera, che ci regala una fioritura di montagna adagiata giusto sulle sponde del lago. Dei fiori forti e delicati al tempo stesso, messi lì dalla natura per ricordarci la perfezione.

Casetta sul lago di Jasna.
Così come una casetta costruita - chissà da chi e chissà perché - con tronchi e cortecce, adagiata sull'acqua tanto trasparente che pare galleggiare, ci ricorda - invece - l'imperfezione di un gioco d'infanzia o forse solo le favole antiche di boschi e di gnomi.
Gnomo di legno.
Come quello scolpito dal legno, seduto su una panca all'interno di una metaforica finestra, anch'essa scolpita in legno, che incornicia il lago, orgoglio di Kranjska Gora. Come non fermarsi, anche noi seduti su questa panca, e scattare una fotografia insieme allo gnomo? 
Giocando con il paesaggio mozzafiato che ci circonda e avvolge perfino i nostri pensieri bambini, in un'atmosfera allegra e leggera.
Ci si rilassa al lago di Jasna, lontano dallo stress delle città e dalla velocità della vita moderna. Si può fare sport, passeggiare, si può nuotare nel lago d'estate o affittare canoe per navigarlo. E' possibile pescare in maniera regolamentata. Prendere il sole. O gustarsi un buon caffè o una torta ai saporitissimi frutti di bosco al bar proprio sul lago, che affitta anche biciclette.

Prima di cedere alla tentazione di sederci sulle sponde del lago o sui prati intorno e restare così: in una contemplazione benefica e in un dolce oblio del resto del mondo, guardiamoci intorno, scoprendo il perimetro del lago ed esplorando il torrente retrostante. Qui si apre un bel panorama tipico della montagna, con l'acqua che scorre, allegra e chiarissima, su un letto fatto di sassi bianchi e levigati. Un paesaggio che invita a camminare e ad immaginare; a superare il fiume e nasconderci nell'ombra del bosco. O a fare lunghe passeggiate al sole; a bagnarsi con l'acqua fresca del torrente; a raccogliere i ciottoli per poi lanciarli di nuovo nell'acqua. Che invita a pensare ma in maniera lieve, perdendosi nella perfezione della natura che ci accoglie, in un'ampiezza tutta da esplorare.

Torrente nei pressi del lago di Jasna.
Torrente.

Tornando al lago, d'obbligo è una sosta alla statua dello Zlatorog: il camoscio bianco dalle corna d'oro, partorito direttamente da una leggenda slovena che lo vuole guardiano di un tesoro nascosto sui monti. E forse è realmente così. Questo camoscio posto qui, in posizione strategica, sembra abbracciare il punto migliore per godere del panorama del lago e idealmente difendere tutto il territorio. Capo guardiano, con le sue maestose corna, di un tesoro che è anche l'anima di questo luogo: fatto di boschi, di aria, di vento, di acqua, di montagna, di roccia, di neve e di natura sovrana. Una ricchezza immateriale tratteggiata di verde smeraldo, di verde bosco, di bianco e di blu del cielo. Un'anima di pace e di verità.

Statua dello Zlatorog.

Un paesaggio meraviglioso e forte su cui vegliare, custodendone segreti e racconti di natura  di una montagna dura quanto accogliente, con le sue Alpi e i torrenti e la gemma che è il lago di Jasna. Trascorrete qui del tempo, che sia una giornata soltanto e un periodo di soggiorno più lungo. Questo luogo è fatto per rinvigorire e rigenerare, per darvi energia nel corpo e rilassamento nella mente. E' fatto per abituarsi alla meraviglia. 





venerdì 10 maggio 2019

Pirano: elegante, colorata, evanescente


La Slovenia, non ancora conosciutissima e sfruttata come meta turistica di massa, è una nazione con un potenziale incredibile, che ha tanto da offrire e che sa sorprendere. Vanta innanzitutto un'organizzazione invidiabile, a partire dalla vignetta autostradale (disponibile per una settimana, un mese o annuale) che dà diritto, di fronte al versamento di una cifra veramente esigua, alla percorrenza di tutta le rete autostradale slovena, evitando inutili file ai caselli. Gli Sloveni hanno poi una spiccata predisposizione all'accoglienza: non ho trovato una sola persona scortese né che salutasse senza sorriso. Tengono particolarmente alla valorizzazione del territorio e si sentono in dovere di fornire al turista ogni informazione in grado di rendere piacevole il soggiorno e facilitarne la fruizione. 
Ma, soprattutto, la Slovenia è una nazione di una incredibile varietà: all'interno di un territorio relativamente piccolo è possibile spaziare dal mare del tratto costiero, ai laghi alpini di montagna, passando per città d'arte, la cultura della capitale, le grotte sotterranee, i castelli, l'offerta enogastronomica, i centri termali. Una nazione dove non manca nulla e non ci si annoia mai. Il tutto godibilissimo grazie ai ritmi di vita rilassati, al territorio coperto quasi totalmente dal verde e alla tranquillità della popolazione che fa della Slovenia una destinazione sicura e genuina.
Ma iniziamo dall'inizio. Dal piccolo, ma validissimo, tratto costiero istriano appartenente al territorio sloveno e affacciato sull'Adriatico. Qui, prima ed irrinunciabile tappa di viaggio non può che essere la bella Pirano: piccolo borgo medioevale dove l'influenza veneziana è assolutamente visibile. Pirano ha fatto  la sua fortuna nei secoli grazie al sale delle saline su cui è fondata gran parte della sua economia e che ancora oggi è prodotto e in vendita nei numerosi negozi della cittadina.

Municipio a Piazza Tardini.

Piazza Tardini: bar con lo sfondo del campanile di San Giorgio.
 
Casa Veneziana a Piazza Tardini.

La sua architettura si sviluppa a penisola sul mare, con una forma suggestiva che la rende riconoscibile e ben distinta. La prima impressione che si ha camminando per le viuzze strette della città, che poi convogliano tutte verso il molo e si aprono su Piazza Tardini, è quella di un'anima strettamente legata al mare. Pirano è una città marinara, dove il vento e la salsedine si insinuano nei vicoli e fanno sì che la presenza del mare si intuisca per tutto il borgo. Contemporaneamente assume anche una dimensione cittadina grazie agli edifici eleganti che spezzano l'intricato dedalo di stradine marinare. Di forte impatto è sicuramente l'imponente Piazza Tardini, dedicata all'omonimo violinista Giuseppe il cui monumento troneggia al centro della piazza. Colpisce la vastità di Piazza Tardini, quasi fuori proporzione rispetto alle contenute dimensioni del borgo e delle sue viuzze. Qui si svolge la maggior parte della vita aggregativa di Pirano, con i ristoranti e i vivaci bar dove radunarsi magari per assaporare la birra slovena: Lasko o Union le più diffuse. E sempre qui colpisce l'eleganza degli edifici: primo su tutti il Palazzo Comunale in stile classico, sulla cui facciata si può osservare la statua del leone di pietra alato, simbolo della Repubblica di Venezia; nonché la bella Casa Veneziana con la facciata viva di colore e le tipiche finestre decorate. La leggenda vuole che la casa fu costruita da un ricco commerciante per la sua amante, da qui la scritta ancora leggibile sulla facciata: "Lassa pur dir", come invito a lei a vivere quell'amore senza curarsi dei pettegolezzi di cui erano probabilmente oggetto i due amanti.

Porticciolo di Pirano.
Piazza Tardini è legatissima al mare, confina infatti con il bel porticciolo caratteristico della cittadina, dove sono ormeggiate - coccolate dal mare - le moltissime, pittoresche, barche. Una di queste è anche un insolito ristorante chiamato Podlanica, dove è possibile cenare a bordo, in un'ambientazione sicuramente suggestiva quanto informale. Cucinano il pescato del giorno, perciò non vi è menù fisso ma è garantita la genuinità del pasto, servito in maniera casareccia e offerto in porzioni assolutamente generose. 

Campanile di San Giorgio.
 
Vista sulla città dalla Chiesa di San Giorgio.

Continuando la passeggiata per Pirano in direzione opposta al mare, sempre da Piazza Tardini, una breve salita conduce alla Cattedrale di San Giorgio, il cui campanile - visibile praticamente da ogni punto della città - non può che ricordare in piccolo quello di San Marco a Venezia. Qui si gode anche di una vista panoramica sulla città e, nei giorni di buona visibilità, si riesce a vedere la costa croata e quella italiana. Da quassù, nel silenzio e nel vento, si domina dall'alto la vita animata delle vie cittadine sottostanti. Si partecipa e nello stesso tempo si è isolati come in un mondo elitario e a parte dal resto. Sempre da qui si notano anche le mura che un tempo proteggevano Pirano dalle invasioni e la forma peninsulare che dall'alto appare ben definita.
Scendere, anche se non occorrono che pochi minuti per farlo, significa tornare alla vita allegra della cittadina, tornare a farne parte, accolti dal dedalo di viuzze che ci fagocitano facendoci girare senza tempo, per poi rigettarci in qualche parte del molo che costeggia ai due lati Pirano. Creature di mare a cui veniamo - in qualche modo - alla fine restituite. 

La Punta di Pirano.


Chiesa della Madonna della Salute
E così finiamo alla Punta, la parte estrema di Pirano, che separa i due versanti che guardano al mare. Qui si trova la Chiesa della Madonna della Salute, con la sua caratteristica torretta, e poi il faro. Una volta girato l'angolo l'atmosfera si fa più rilassata, con i bar con le poltrone proprio a ridosso del mare, nascosti e protetti dalla vivacità cittadina, dove godersi la vita sentendosi lontani da tutto, quasi dimenticati. Con il cuore sospeso tra la felicità dell'oblio e la sua stessa malinconia che somiglia a quella del mare dintorno. 



Piazza I Maggio.
Passiamo poi per Piazza I Maggio, dove spicca la cisterna in marmo realizzata nel 1700 per la raccolta dell'acqua piovana durante un periodo di siccità. E torniamo, in un percorso quasi circolare di nuovo al cuore di Pirano: Piazza Tardini, da dove guardare il sole tramontare sulla città e velare il mare di mille sfumature che sfociano tutte nel blu della notte. L'anima di Pirano è un'anima quieta, accogliente e fiera al tempo stesso, composta dalla naturale eleganza dei suoi edifici principali e dalla colorata allegria delle facciate dei palazzi. 

Case colorate.

Sa di essere bella ma non si dà arie, Pirano. 
E, con lo scendere della sera, diventa evanescente come un bel sogno. Con le facciate affacciate sul mare, una dietro l'altra lungo tutta la lunghezza del suo molo, che pian piano svaniscono nel blu della notte. Il blu del mare e del cielo. Trasformata in un sogno al contrario: il sogno di una cittadina perfetta, che svanisce di notte per poi essere pronta, l'indomani, a colorare e animare una nuova - meravigliosa - giornata. 
Un sogno che esiste sul serio: Pirano. Nel cuore.