Sicilia. Provincia di Siracusa. Valle del fiume Anapo.
Il luogo giusto per ritemprare la mente.
Un piccolo paradiso di natura incontaminata.
Accessibile.
Trattasi di una riserva naturale, visitabile tramite 13 km di sentiero, in buone condizioni, che ricalca la linea ormai dismessa della ferrovia Siracusa-Vizzini-Ragusa. Vi troverete infatti, in dei tratti, a camminare proprio dentro le ex-gallerie ferroviarie. E, usciti dai tunnel, sotto di voi, a valle, scorrerà il fiume Anapo, originando veri e propri canyon tra la roccia calcarea. Sopra di voi, invece, avrete la montagna scavata per ospitare una delle più antiche necropoli siciliane: Pantalica, dichiarata patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 2005.
Non c'è che dire: siamo in un luogo pregno di storia e dalla natura generosa.
Un connubio da non sottovalutare.
Il rumore dell'acqua sarà una costante che accompagnerà la vostra passeggiata. E scendere vicino al letto del fiume sarà semplicissimo, basterà prendere i sentieri minori che portano in breve a valle. Qui troverete laghetti dalle acque invitanti, corredati da piacevoli cascatelle e circondati da una fitta vegetazione.
Secondo questa descrizione, immagino che il paragone con Cava Grande del Cassibile, di cui vi ho parlato nel post precedente, venga spontaneo. L'ambiente naturale è effettivamente molto simile. Visitare l'Anapo tuttavia è molto più semplice, è vero. Non c'è nessuna montagna da scalare e il sentiero è quasi tutto rettilineo e ben tenuto, organizzato anche con delle aree di sosta. Però qui vige il divieto di balneazione per salvaguardare la riproduzione della trota, che deposita le uova a partire dall'autunno, e, comunque, i laghetti non sono tutti così profondi da essere propriamente adatti al nuoto. Inoltre manca quel "sapore della conquista" che conferisce a Cava Grande quel valore aggiunto che qui, forse, manca.
Nondimeno il posto è di una bellezza ammaliante. L'ambiente fluviale è umido e fresco e i colori, in alcuni tratti, incantevoli. Ci sono scorci da cui poter trarre veri e propri dipinti.
La Valle dell'Anapo non è un luogo ad altissima frequentazione turistica, forse perché i visitatori vengono scoraggiati dal divieto di balneazione (fino a qualche anno fa limitato solamente in alcuni periodi, e ora divenuto permanente) oppure perché è distante circa 35 km dalla più frequentata costa. Forse, però, proprio questa mancanza di flusso turistico, lo rende tanto rilassante e pacifico. Si ha veramente l'impressione di trovarsi in luogo incontaminato. Una sorpresa trovarlo tanto silenzioso.
Non è difficile, qui, rimanere soli. Con la natura.
Allora ci si siede sotto un albero che affonda le sue radici direttamente nell'acqua. E si gode del paesaggio: i ciottoli trasparenti che compongono il letto del fiume, l'acqua verde smeraldo, la vegetazione intorno che segue l'ansa dell'Anapo, le montagne che incorniciano la valle.
La cosa più sorprendente è il senso di pace che si gode. L'anima di questo luogo è il silenzio rumorosissimo della natura. L'irreale silenzio, pausa dal rumore prodotto dall'uomo, interrotto solo dalla natura che lo abita: l'acqua che scorre, le fronde degli alberi che ondeggiano, la fauna.
Così irreale questa sensazione, da trattare il fiume con timore reverenziale. Immergere le mani nelle sue acque. Piano. Temendo che svanisca. L'incantesimo. Che dietro di noi appaia una folla di turisti pronti a invadere le sponde del fiume.
A meno di non essere molto sfortunati, posso assicurarvi che non è così. La Riserva l'ho visitata parecchie volte, in agosto, e sempre in solitudine o al massimo incontrando tre o quattro turisti rispettosi, con cui discutere delle bellezze della Valle.
In questo modo si ha la possibilità di far proprio il luogo. Ci si rilassa. Si gioca a immaginarsi un po' parte di esso.
E si accetta lo scorrere lento del tempo. Senza fretta. Si resta e si osserva.
E si accetta lo scorrere lento del tempo. Senza fretta. Si resta e si osserva.
E allora si notano i particolari. Le libellule che, per riposarsi dal volo, si posano su fili d'erba, proprio mentre le nuvole si riflettono nelle acque del lago sotto di loro.
O i granchi nascosti tra le coloratissime alghe fluviali, tra i luccichii riflessi della luce.
La Valle dell'Anapo è un luogo che ho trovato di una semplicità perfetta. Non stupisce con effetti speciali, ma con una bellezza naturale pulita e genuina. Vi muoverete tra la vegetazione, da un laghetto all'altro. Passerete tra muschi e rocce da cui sgorga l'acqua, per rivoli e per boschetti.
Ma, soprattutto, vivrete una pace che, oggi come oggi, è davvero rara da trovare così a portata di mano.
Ma, soprattutto, vivrete una pace che, oggi come oggi, è davvero rara da trovare così a portata di mano.
Vi pare poco?
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