Quello di cui vi parlo oggi, sarò sincera, è un luogo che conosco poco. Mi ha visto passare solo una giornata, ormai di parecchi anni fa. Ero infatti molto indecisa se inserire o meno la sua descrizione nel blog. Ma se il mio compito non è fornirvi indicazioni turistiche precise né dati scientifici, se lo scopo di questo blog è raccogliere qui tutti quei luoghi che lasciano qualcosa dentro, perché hanno un'anima ben precisa, allora Torre Salsa non poteva mancare.
Perché, seppure sono stata qui tanto poco, ricordo perfettamente tutte le sensazioni che il luogo sprigionava, con quel suo fascino solitario dalla perfetta bellezza. E, allora, perché no? Perché non dovrei parlarvi dell'anima di Torre Salsa?
Si tratta di una Riserva Naturale Orientata, a Siculiana, in Sicilia, sotto la provincia di Agrigento. E' stata istituita nel 2000 ed è gestita dal WWF e, oltre ai sei chilometri di costa di cui vi parlerò io, comprende 761 ettari dall'enorme varietà biologica e geologica, che passa da terreni di proprietà del WWF ad ambienti fluviali, alle dune, fino a interessantissime stratificazioni rocciose. Ovviamente è un ambiente protetto per la flora e la fauna che ospita, non ultime le tartarughe Caretta Caretta che qui vengono a deporre le uova.
Io purtroppo ho avuto l'occasione di visitare solamente la parte costiera: la lunga spiaggia dalle acque cristalline che chiude la riserva dal lato mare. Ma è bastato. A percepire le meraviglie che la natura ha concentrato in questo luogo. A sentire la sua anima vibrare forte.
Appena si entra nella riserva, dopo aver superato un breve sentiero interno, si arriva in una spiaggia di sabbia piuttosto affollata, perché qui si concentra la maggior parte dei visitatori. Ma basta spostare lo sguardo per rendersi conto che la spiaggia continua per chilometri e, poco più in là, è veramente solitaria. La gente si ferma tutta all'entrata. Chi ha la pazienza (e la gioia!) di camminare un po', troverà tratti di costa incontaminati e avrà l'occasione di rendersi conto della composizione geologica del territorio.
Spostandosi sul lato destro, infatti, cominciano ad apparire, a ridosso della spiaggia, delle pareti rocciose fatte di marne e gessi cristallizzati. Le rocce prendono la forma che il capriccio del vento, della pioggia e del mare ha voluto conferigli. Solchi, punte, strati che non sono mai uguali nel tempo.
Già questa cornice rende la spiaggia degna di una visita, e privarvi di vedere questa parte è privarvi del senso stesso del luogo.
Già questa cornice rende la spiaggia degna di una visita, e privarvi di vedere questa parte è privarvi del senso stesso del luogo.
Non siamo solo in un bel posto dove fare il bagno, ma siamo in un luogo in cui la natura ha coniugato così tanti elementi insieme, che considerare solo la trasparenza dell'acqua, seppur degna di nota, sarebbe veramente riduttivo.
Ma se posso dire la mia, quello che veramente colpisce di questo luogo, è l'immensità dello spazio e il profondo silenzio.
Si cammina e si cammina, perché si ha voglia di esplorare, di sapere cosa c'è oltre, di arrivare sempre ad un punto che vediamo da lontano e ci attrae. E si cammina in questa spiaggia ampissima sentendo solo i propri piedi affondare nella sabbia, i gabbiani e il reflusso dell'acqua sulla riva. E questi pochi suoni rimbombano in un silenzio che oserei definire spirituale. Come se il luogo stesso richiedesse silenzio. Per aprire la nostra mente, per concentrare la nostra attenzione su quello che vediamo: sulle rocce, sulla sabbia, sul mare. Per assimilare meglio l'anima del luogo. Per comprenderlo, per rispettarlo e, infine, interiorizzarlo.
Non saprei parlarvi delle specie vegetali e animali, degli ambienti di questa riserva. Non conosco la sua storia né i progetti che il WWF sta attuando per proteggerla. Quello che vi posso raccontare io, nel mio piccolo, è la sua anima forte, che vi avvolge facilmente e non altrettanto facilmente vi lascia.
Avrete la sensazione che il luogo dialoghi con voi proprio col suo silenzio. Lo sentirete.
Avrete a disposizione tutto lo spazio che volete. Davanti a voi. Sabbia sotto i piedi, cielo sopra la testa. E vi sentirete immersi nella riserva, vagabondi in un piccolo mondo nel Mondo. Immenso. Da condividere solo col vento.
Avrete la sensazione che il luogo dialoghi con voi proprio col suo silenzio. Lo sentirete.
Avrete a disposizione tutto lo spazio che volete. Davanti a voi. Sabbia sotto i piedi, cielo sopra la testa. E vi sentirete immersi nella riserva, vagabondi in un piccolo mondo nel Mondo. Immenso. Da condividere solo col vento.
In bocca al lupo a Torre Salsa. Se volete possiamo seguirci reciprocamente su Blogspot e su reti sociali come You Tube e Facebook. E sono anche su altre reti sociali come Google+ e Pinterest.
RispondiEliminaGrazie per l'interesse. Ho già dato uno sguardo al suo blog, che non mancherò di seguire con piacere.
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