sabato 6 maggio 2017

Le dune della Sardegna del nord: la spiaggia di Rena Majore


E' proprio vero che le cose migliori capitano quando non te l'aspetti. E l'assenza di aspettative, che inevitabilmente crea un'attesa, permette di gioire senza preconcetti di una bella sorpresa. Ed è proprio così: a sorpresa, che mi imbatto nella spiaggia di Rena Majore, nella Sardegna settentrionale, poco dopo la cittadina di Santa Teresa di Gallura, procedendo con il mare alla mia destra. Assolutamente fuori programma, essendo la meta del mio itinerario la spiaggia di Li Cossi (di cui vi parlerò nel prossimo post), per puro caso mi giro verso il mare, lungo la strada, e la vedo. Si può dire sia un vero e proprio colpo di fulmine. Tra la pineta che lambisce la strada, un varco apre la vista su una duna di sabbia di un bianco accecante. Dietro, il mare turchese. Io incredula per una frazione di secondo. Come può essermi sfuggito un luogo così? Ma i fuori programma sono assolutamente benvenuti e salutati dal cuore che inizia a battermi più veloce. Non devo neppure deciderlo: è scontato che mi fermerò a visitare questa meraviglia, come un regalo inaspettato e perciò tanto più gradito. 
Apprendo da alcuni cartelli segnaletici che siamo della provincia di Aglientu. 
Non so come sia d'estate questo posto, ma ora, in aprile, è assolutamente deserto e selvaggio. Lascio senza problemi la macchina ai lati del sentiero sterrato, sotto l'ombra di un pino, e mi addentro della pineta odorosa. Un odore di resina e di mare, una promessa di benessere d'ombra e di allegria di cicale nelle estati senza tempo. 

Dune a Rena Majore.
Dune a Rena Majore.

Subito dopo la pineta, le dune. Alte. Alcune imponenti. Vive di vegetazione. Bianche. Morbide. Modellate solo dal vento. Senza traccia di passi umani. Talmente pure che sembra quasi una violazione della natura, camminarci sopra, rompere i solchi tracciati dal vento con le mie impronte estranee. Eppure lo faccio. Perché ora è diventata esigenza visitare questo luogo, capirlo, interiorizzarlo. Procedo stordita da tanta bellezza inaspettata. Di una accessibilità assoluta, eppure che pare essere solo una delle tante spiagge della Sardegna. E proprio da questo inizio a capire quale sia, il fascino tanto decantato di questa regione.
Le dune si susseguono una dopo l'altra, come una nascesse esattamente dove muore la precedente, in un continuo circolo di vita. Rami scuri si stagliano, a contrasto, sulla sabbia bianca. Qua e là, la macchia mediterranea interrompe il chiarore della sabbia, tingendola di chiazze di verde. I ginepri trovano qui il loro paradiso. E anche io. Camminare su queste dune incontaminate, col vento che le scombina e le ricombina proprio davanti a me, con i piedi affondati della morbidezza della sabbia, serve a capire il senso intero della vita. Mi sdraio, esausta, su una delle dune più alte, e per un po' resto così, con il cuore che batte, la mente piacevolmente confusa, il respiro profondo, a godere soltanto di questo luogo.
E poi riprendo il cammino, scendendo di corsa dalla duna per raggiungere la lunga spiaggia di sabbia circondata da rocce di granito. E il mare è una nuova sorpresa. Nonostante il vento increspi la superficie dell'acqua, è di un meraviglioso turchese trasparente. Rende felici.

Mare a Rena Majore.
 

 
Fiume che attraversa Rena Majore.
Fiume che attraversa Rena Majore.
E poi, tornando indietro, scelgo un sentiero alternativo a quello dell'andata, procedo d'istinto, tra le mille dune, per visitarne il più possibile. Per emozionarmi ancora. Ed ecco un fiumiciattolo attraversare la spiaggia. In inverno deve raggiungere la sua massima potenza, ma in questa stagione si prepara già all'arsura estiva, facendosi più modesto. E', comunque, anch'esso, parte dello spettacolo che la natura offre su questa spiaggia.
Così selvaggia, incontaminata, il cui unico padrone sembra essere il vento. 
Qual è l'anima di questo luogo? L'avete già sentita, forte com'è, attraverso le mie parole? E' un'anima di sabbia, di arbusti tenacemente attaccati ad essa. Un'anima d'acqua, perciò di vita. Un'anima fatta da una natura che qui è libera di esprimere tutta la sua potenza. Un'anima di libertà, di ampiezza e di vento che la scompiglia a suo piacere. Io trovo che qui sia racchiusa un po' tutta l'anima della Sardegna, di quella parte autentica della Sardegna fatta da spiagge incontaminate, di una meraviglia assoluta e lasciate allo stato selvaggio, con gli alberi, le dune, gli arbusti e le pinete chilometriche. Dove il vostro cuore non  potrà far altro che battere, forte, di emozione. 
Cosa state aspettando? La Sardegna vi aspetta. Rena Majore vi aspetta. Vi accoglierà tra le sue dune, finché sarete lì la sua anima sarà all'unisono con la vostra. Poi tornerà ad essere solo della natura. Meravigliosamente selvaggia.




7 commenti:

  1. Hai proprio ragione. Io la frequento prevalentemente d'estate quando il villaggio di rena Majore si riempie ed è lo stesso fantastica. E' anche la spiaggia dei turisti di Santa Teresa in quanto Rena Bianca è insufficiente ad ospitarli tutti

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  2. Et un posto magico, io ci vado sempre d"estate, ma mi è capitato di passarci alcune Pasque....che colori, incredibile

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  3. È un vero paradiso !!
    Io ci vado ormai da 33 anni!!
    È la mia seconda casa ☀️

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  4. Risposte
    1. Io a Rena Mayore le dune nn le avevo mai viste,ci sono venuta tante volte posto stupendo

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