giovedì 23 gennaio 2014

Uno sguardo dall'altra parte dell'Adriatico: la Dalmazia


Mi sono sempre chiesta cosa ci fosse al di là. Al di là del nostro Adriatico. In quelle terre un tempo italiane. Quelle terre da sempre segnate da problemi, dissapori e infine dalla guerra stessa. E poi dall'indipendenza. E finalmente dalla rinascita.
E sono partita contro il parere dei molti che, per stereotipi e preconcetti, credevano andassi in chissà che luoghi pericolosi e incivili.
Si sono dovuti ricredere. Tutti.
I Croati sono un popolo forse un po' rude, schietto, ma estremamente accogliente.
Non è affatto vero che odiano gli Italiani, come si legge qua è là su internet. Ovvio che, se per Italiani si intende un gruppo di ragazzini irrispettosi, che cantano a squarciagola per la strada alle tre di notte, essi verranno rimproverati. Lo sarebbero stati qualunque fosse stata la loro nazionalità. Non trovate? Quello che mi sconvolge è che si siano indignati di essere stati ripresi.
Dunque, se siete persone ben educate, o quanto meno normali, e se il vostro sogno sono deliziosi paesini in pietra, mare con i boschi che lo lambiscono (incredibile quanto sia diverso dal nostro Adriatico!) e isole tutt'intorno, non dovrete andare lontano per trovare il vostro paradiso. Vi basterà attraversare l'Adriatico. Direzione Dalmazia.
Il processo di imbarco/sbarco è reso molto più agevole dall'entrata della Croazia nell'Unione Europea, avvenuta a luglio dello scorso anno, che ha reso possibile l'eliminazione della frontiera e le relative procedure burocratiche. La moneta usata è, tuttavia, ancora la Kuna che vi richiederà qualche sforzo di calcolo e vi farà prendere un bello spavento quando per il vostro pranzo vi saranno chieste circa 100 Kune. Tranquilli: corrispondono più o meno a 15 euro! 
Qualche anno fa la Croazia era veramente conveniente. Oggi i prezzi si stanno adattando agli standard europei e allo sviluppo di un turismo in crescita. Nondimeno sarà ancora possibile affittare un appartamento (se ne trovano ovunque) a prezzi vantaggiosi, o andare a cena fuori anche con budget limitati. I supermercati invece sono carissimi e l'acqua minerale è venduta "a peso d'oro".
I Croati sono appassionati di grigliate. Guadatevi intorno. Almeno un'ora prima di pranzo e di cena, vedrete del fumo salire dagli innumerevoli ristorantini, spesso affacciati sul mare. Segno che i "grill" sono stati accesi. E presto inizieranno ad arrivare al vostro naso deliziosi profumi di carne e pesce arrostiti. Sarà questo odore a condurvi in uno di questi locali, spesso "alla buona", dove pesce appena pescato e carne fresca verranno cotte davanti ai vostri occhi. Come dicevo, i prezzi si sono rialzati, ma qualche anno fa con il corrispondente di una decina di euro si poteva mangiare una abbondante grigliata mista di carne, con contorno di patatine, verdure di stagione e una salsa tipica, a base di peperone, che i Croati amano particolarmente. Il tutto accompagnato da ottima Pivo (birra) locale e dalla musica tipica che i Croati  usano ascoltare come sottofondo durante i pasti e nelle sere d'estate.
Quello che colpisce subito del paesaggio dalmata, senza entrare nel merito di ogni singola località, è il rispetto della natura. La costruzione di nuove strutture, per la maggior parte, avviene con finalità di integrazione nel paesaggio e di salvaguardia del patrimonio naturalistico. Si trova ancora qualche segno dei bombardamenti, ma c'è molta ricostruzione. Fatta in stile, con la pietra dalmata, e senza deturpare il paesaggio. L'integrazione uomo-natura risulta pertanto perfettamente riuscita e quasi sicuramente, dalla casa che avrete presto in affitto, potrete godervi la vista dei boschi che arrivano su un mare intervallato dal profilo di isole e isolette che circondano la Dalmazia e regalano uno dei tratti di costa più interessanti e variegati che io abbia mai visto. Il paesaggio ricorda un po' i nostri laghi montani. L'acqua è verde, spesso forma piccole baie, e ha la vegetazione tutt'intorno. Difficile credere di essere veramente al mare! Insolito. E molto bello.
Devo avvertirvi però che le spiagge di sabbia, pur essendoci ed essendo anche belle, non sono la maggioranza. La costa è per lo più rocciosa o fatta di ghiaia. E l'acqua è un po' più fredda di quella a cui siamo abituati in Italia. Fattibilissimo, comunque, fare il bagno. Anzi, è facilitato il nuoto dalla quasi totale assenza delle meduse, che amano acque più calde.
L'italiano è parlato spesso o comunque quasi sempre capito nella zona costiera, addentrandovi sarà più difficile che vi comprendano, ma generalmente tutti sanno l'inglese e potrete comunicare con quello senza particolari difficoltà. 
Quanto all'artigianato, ogni località ha i propri prodotti tipici, ma quello che ho trovato un po' ovunque è la filigrana d'argento, lavorata a mano e venduta a un prezzo ancora convenientissimo. Sapienti mani orafe danno vita a orecchini, bracciali, collane lavorate centimetro per centimetro con minuscole palline d'argento che formano eleganti disegni.
Che altro dirvi? Nei post successivi vi parlerò soprattutto delle isole dalmate. 
Quello che posso aggiungere per concludere questo primo sguardo generale al di là dell'Adriatico, è parlarvi del clima che si respira.
C'è fiducia nell'aria. C'è voglia di riscatto e di ripresa. Voglia di fare. 
E nello stesso tempo serenità, rilassatezza. 
I Croati lavorano sodo per risollevarsi da quello che è stato il passato. Lavorano con ottimismo nel futuro. E nello stesso tempo sono tranquilli. Accolgono i turisti, li rispettano, li mettono a loro agio. Vivono e lasciano vivere.
Sicché poche regole, se non quelle dettate dal proprio buon senso, fanno godere un soggiorno all'insegna della libertà, senza lo stress a cui siamo, ahimè, troppo spesso abituati.



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